Le scelte dei Rimedi Floreali di Bach
Per compiere questo percorso di cambiamento possiamo avere due possibilità. In entrambe, a mio avviso, è estremamente importante riuscire a nutrire l’Anima coi pensieri di Bach.
Una prima scelta è quella dell’autocura, cercando di orientarsi da sé dentro la propria interiorità, con le sue dualità e conflittualità. Nel caso si faccia questa scelta io credo che comunque un buon interlocutore sarebbe di grande ausilio. Perché allora non scegliere proprio E. Bach attraverso i suoi scritti, quei piccolissimi libri che contengono enormi perle di saggezza? Ho sperimentato spesso che far leggere un testo di Bach in una data fase della terapia, può produrre mutamenti di prospettiva così importanti da ritenerli irrinunciabili.
Un’altra scelta a disposizione è di farsi accompagnare da un terapeuta che è tale proprio perché ha già fatto questo cammino e soprattutto, si auspica, continua a farlo per tutta la vita. In tal caso sarà quest’ultimo ad aver assimilato a tal punto i riferimenti conoscitivi e spirituali di Bach da poterli trasmettere al paziente non solo incoraggiandone la lettura, ma anche con il proprio esempio, coi propri gesti e con la qualità della sua presenza nella relazione.
Il modello di Anima di E. Bach
Bach ci offre una visione dell’uomo inserito in un cosmo pieno di significato, di vita e attribuisce alla biografia umana un profondo significato all’interno di un vastissimo scenario che è il continuo flusso del divenire. Da qui riferimenti quali la Reincarnazione ed il Karma: il nostro Io Superiore sceglie di compiere sul pianeta Terra un’evoluzione che ci metterà in grado di saper amare in totale libertà da egoismo e materialismo.
Ci fornisce anche un modello di Anima umana che è capace di errori e di grandi orrori, ma che ha in sé anche l’anelito a dedicarsi alla propria redenzione:trasformare i vizi in virtù. E’ il cardine di tutta la Floriterapia.
Marta Marini stamattina ha sottolineato che Bach, trovando i suoi Rimedi, ha messo tutti noi in grado di contattare l’Anima del mondo, della Natura. A me piace aggiungere che, mentre cercava egli stesso di orientarsi su quali connessioni i fiori potessero avere con le sofferenze umane, Bach ha trovato anche l’Anima dell’uomo. Così ha messo tutti noi in grado di collegarci alla nostra Anima più profonda e a queste leggi misteriose e straordinarie che la regolano.
Con la sua stessa vita, con la forza morale dell’esempio, Bach tracciò una mappa che mirava a tre mete fondamentali.
Una progressiva semplificazione anziché ad una intricata sofisticazione, come spesso accade nel mondo scientifico e intellettuale.
Una sempre maggiore libertà interiore che gli permise di lasciare tutti i suoi legami affettivi e lavorativi che lo avrebbero trattenuto dall’andarsene in Galles.
Un amore sempre più autentico per il suo prossimo che egli certamente trasmetteva a tutti fino a lavorare gratuitamente.
Rimedi Floreali di Bach: la Semplicità
Mi è stato chiesto di spendere qualche parola riguardo a questi tre punti essenziali.
Il tema della Semplicità mi sta molto a cuore perché è un tema che oggi rischia di portarci fuori strada anzichè sulla retta via. Il mondo attuale ha senz’altro scoperto che i Rimedi Floreali sono di facilissima fruibilità e senza eccessivi rischi per chi li prescrive e per chi li assume. Ma ciò che è facile corre il rischio di essere banalizzato e snaturato.
Spesso e volentieri il Rimedio di Bach è assunto nella più totale ignoranza di quali preziosissimi pensieri hanno portato a quel Rimedio.
Sulle riviste femminili troviamo della facili tabelle per cui sappiamo che Rock Water ci farà passare il mal di schiena e senz’altro ci aiuterà ma perderemo l’occasione di fare riflessioni molto più profonde sul nostro stile di vita se non considereremo le chiavi per la guarigione che ci fornisce Bach. Si tratta di distinguere un uso sintomatico dell’Essenza Floreale e un uso più compiutamente evolutivo.
Per Bach semplificare significava avere una profonda fiducia nella saggezza intrinseca del Creato, credere che ci sia un ordine sapiente alla base della Creazione, della Natura e dell’Uomo. Egli aveva fiducia e un’incrollabile fede che soltanto tornando a ricollegarsi in maniera intuitiva a quella sapienza si possa trovare la via per guarire il più possibile la nostra vita.
Al suo esordio Bach volle decidere tra intraprendere un cammino religioso o un cammino scientifico: scelse quello scientifico come tanti ricercatori del nostro tempo, ma concluse la sua parabola con una straordinaria sintesi tra Scienza e Fede. Questo gli dava la capacità di essere semplice ma non semplicistico come invece tanti oggi diventano battendo le vie della New Age.
Rimedi Floreali di Bach: la Libertà
Un altro punto essenziale è il cammino della Libertà. Bach scrisse un libro su tale argomento: Libera te stesso in cui sottolineò l’importanza evolutiva di affrancarci dai condizionamenti, dalle pressioni di tutto ciò che pensano gli altri di noi e da ciò che gli altri vogliono ottenere da noi. Necessario quindi un processo di differenziazione e di individuazione che ci dia la misura di noi stessi nei confronti degli altri e ci dia il coraggio di restare fedeli alla nostra unicità.
Altra libertà irrinunciabile per Bach è quella dai nostri personali attaccamenti e dai conflitti interiori tipici dello psichismo umano fondato sulla dualità, su opposti in continua lotta tra loro. Necessario connetterci, attraverso il silenzio e la meditazione, col nostro Io superiore che ha la forza in sé di trovare il punto di equilibrio fra le polarità e, solo, ci può indicare la via dell’unità e la linea semplice e inequivocabile tracciata per compiere il nostro destino terreno.
Rimedi Floreali di Bach: l’Amore
L’ultimo punto essenziale è l’Amore. Bisogna osare molto per parlarne, io dirò solo poche cose. Bach ci trasmette continuamente il suo modo di amare attraverso i suoi pensieri e, quel che più conta, attraverso le sue azioni. Aveva il dono di percepire l’unità e la globalità della Creazione e si sentiva parte di essa. Non auspicava il sacrificio di sé umiliante o degradante (quello di Centaury per intenderci) né il pietismo o l’apprensione egoistica per gli altri, ma il percepire l’altro-essere umano, animale o pianta-come il proprio fratello. Risanante è quindi produrre in sé quella corrente affettiva e di appartenenza a tutto e a tutti che ci induce ad essere per lo meno compassionevoli con gli altri.
Concluderò quindi con un invito rivolto a tutti: quando parliamo dei Rimedi di Bach non tralasciamo di trasmettere la preziosità di questi contenuti e non smettiamo mai di sentirci chiamati a trasformare noi stessi in queste direzioni.