L’Io Superiore (Anima o Spirito)
Creato, collaborando, in armonia con le Leggi, a realizzare il piano del Padre celeste. L’Io Superiore (Anima o Spirito) contiene in sé il Progetto evolutivo affidato a quella singola individualità, come il seme di un melo contiene in potenza l’intera pianta di melo. Ognuno di noi è, prima di ogni altra cosa, un viaggiatore interstellare che si sta cimentando in una momentanea esperienza terrestre proprio allo scopo di realizzare, in questa parte del Creato, le leggi dell’amore, dell’armonia e della libertà.
Questa parte dell’uomo, prettamente spirituale, non può mai ammalarsi, resta sempre fedele al progetto divino e vive in totale unità con esso. Non possiamo percepire questa parte dell’essere umano direttamente coi sensi fisici, ma possiamo riconoscerla nelle aspirazioni morali e nei comportamenti che non offendono né l’Unità né l’Amore.
Attenendomi al pensiero di Bach che emerge dai suoi scritti, cercherò di portare un contributo per una migliore comprensione di questa triade.
La Personalità secondo E. Bach
Il secondo elemento costitutivo indicato da Bach, è la Personalità che viene veicolata sostanzialmente dall’aspetto mentale dell’uomo. Questa è la parte di noi che ha come fonte, non il Padre celeste ed il suo progetto, ma il nostro egoismo e la tentazione di vivere separati dalle leggi morali e dai nostri simili. E’ in realtà un aspetto per noi di grande valore, poiché ci mette in condizioni di poter fare e di poter volere il male pur essendo figli del bene assoluto. E’ l’elemento umano che ci garantisce la libertà di scegliere a chi appartenere. E’ la condizione per il nostro libero arbitrio.
E’ nella Personalità che troviamo tutte le possibili tentazioni verso i comportamenti egoistici, antisociali e immorali.
Tutta la vita dell’uomo è caratterizzata da un continuo dinamismo tra questi due elementi: l’Io Superiore e la Personalità (che in molti oggi chiamano Io Inferiore).
La strada maestra per ognuno di noi è far sì che la propria Personalità si lasci guidare dalla saggezza dell’Io Superiore e viva in accordo con esso. In questo caso sviluppiamo le tipiche virtù umane, maturiamo i nostri talenti e viviamo in uno stato di pace e serenità anche nei momenti di avversità.
Al contrario, se l’egoismo dell’Io Inferiore interferisce e ci tiene distanti dalla nostra vera Anima, iniziano per noi i disagi psicologici e le malattie del corpo fisico: sviluppiamo vizi anziché virtù e viviamo in modo tormentato seppure in condizioni oggettivamente normali o favorevoli.
Per Spirito (Io Superiore o Anima): spiritual self, true self, highter self, real self, inner self, Soul, divine spark, own divinity, highter nature.
Il Corpo fisico secondo E. Bach
Il terzo elemento costitutivo è il nostro Corpo fisico, l’unica parte di noi percepibile coi cinque sensi. Gli altri due arti sono ad esso collegati poiché è l’ unico veicolo per poter vivere un’esistenza terrena. Bach lo definisce un tempio terreno* per l’Io Superiore e un riflesso di ciò che accade tra gli altri due elementi. Se la Personalità interferisce rispetto al progetto dell’Anima e ci fa deviare dal nostro percorso evolutivo,si crea un conflitto tale da produrre una malattia o un disagio anche nel Corpo. Ogni tipo di disturbo fisico rispecchia fedelmente il corrispondente difetto nella Personalità. Ad esempio, la rigidità del corpo indicherà un’equivalente, ma meno visibile, rigidità e arroganza della mente.
*E. Bach – “Tutte le opere – Guarisci te stesso“ – cap. 2 – Ed. Macro
Le Metafore della Carrozza
Per comprendere facilmente questa triade costitutiva dell’essere umano, possiamo sempre rifarci all’antico esempio della carrozza, costituita da tre elementi: la carrozza vera e propria, i cavalli e il cocchiere. Rispetto all’essere umano, la carrozza equivale al Corpo fisico e non ha volontà propria; i cavalli corrispondono alla Personalità con le sue impulsive ed egoistiche tensioni; il cocchiere è metafora dell’Io Superiore che, unico, conosce la vera destinazione e sa sviluppare e conservare un’intenzione ad essa congruente, orientando e trasformando i vizi della Personalità in virtù.
Solo il cocchiere determina il buon esito del viaggio e ha la responsabilità di restare vigile, tenere le redini dei cavalli e portarsi così alla meta restando ben saldo sulla carrozza.
Il valore dei Rimedi Floreali
La visione triadica dell’uomo di E. Bach, alla base della Floriterapia, permette un prezioso ampliamento sia dell’arte medica che della Psicologia, soprattutto per quanto riguarda la diagnosi e la cura.
Considerare l’essere umano come figlio di Dio, originato dal mondo divino e composto da un elemento peculiarmente spirituale in grado di orientarlo, restituisce all’uomo la sua dignità e la sua responsabilità all’interno di un macrosistema di appartenenza che è il Cosmo. Quando ci si imbatte nei difetti umani, non si tratta più di colpe da condannare ma di errori nel rapporto tra Personalità ed Anima modificabili con un’adeguata presa di coscienza e una trasformazione profonda che ci allinei con la direzione spirituale della nostra esistenza. Quando vogliamo curare le nostre sofferenze, dobbiamo prioritariamente metterci in condizioni da far tacere le interferenze della Mente anziché ampliarle con l’uso della logica o della ragione. Queste ultime nulla possono nella cura se non sono al servizio del vero Io dell’uomo che è il suo Io Superiore. La cura dovrà quindi tendere a riportare chi soffre in connessione profonda con le immagini e le ispirazioni che vengono dalla sua Anima. La cura sarà veramente possibile solo se anche il terapeuta sarà nella stessa connessione con la propria Anima.
Di grande valore per la cura saranno i Rimedi Floreali che sanno agire esattamente in modo da attivare le frequenze armoniche dell’Anima e accordare ad esse le frequenze distoniche della Personalità.